Parametri sabbiatura: quali sono i più significativi?

CB SABBIATRICI - I PARAMETRI DELLA SABBIATURA - LECCO- OGGIONO

Che cos’è la sabbiatura e con quali strumenti è possibile effettuarla

La sabbiatura è il processo tramite il quale la parte esterna di una superficie viene colpita da un potente getto ad alta pressione di materiale abrasivo con lo scopo di eliminare ogni traccia di sporcizia, di ruggine e di vecchi strati di vernice.

Questo trattamento consente di ripulire in modo efficace diversi tipi di superfici e può essere effettuato sui metalli, sulla pietra, sul legno, sul cemento e sulla ceramica.

Lo strumento per realizzare questo tipo di operazione è la sabbiatrice, ovvero la macchina che, tramite un potente getto di aria compressa, lancia microsfere, costituite da diversi materiali, contro le superfici da ripulire, lucidandole e riportandole così all’aspetto originale.

Il processo di sabbiatura è influenzato da diversi parametri, che vanno attentamente selezionati dall’operatore, in base al tipo di materiale da trattare e all’effetto finale che si desidera ottenere.

I parametri significativi nella sabbiatura, CB Sabbiatrici Lecco

I parametri più importanti da valutare prima di procedere con la sabbiatura sono:

  • la forma e le dimensioni della graniglia;
  • il peso specifico della graniglia abrasiva e la sua durezza;
  • la pressione dell’aria compressa e la sua portata;
  • la portata della graniglia e i tempi di esposizione alla sabbiatura;
  • la distanza da mantenere fra gli ugelli e la superficie da trattare;
  • l’angolo di impatto della graniglia.

La forma delle particelle abrasive viene solitamente classificata in base al livello di spigolosità, poiché quest’ultimo fattore influisce molto sulla profondità dei tagli effettuati sui rivestimenti sabbiati.

In generale, le particelle più spigolose sono ideali per il trattamento dei rivestimenti morbidi e per la rimozione della ruggine.

Le graniglie di forma rotondeggiante, invece, sono più indicate per la pulizia dei rivestimenti duri.

Anche la dimensione delle particelle abrasive gioca un ruolo decisivo sull’effetto finale che si desidera ottenere: più grandi sono le particelle, più profonda sarà la dentellatura creata; più piccole sono le sfere abrasive, più rapida sarà la pulizia.

Il peso specifico assoluto delle particelle abrasive è un altro importante fattore da tenere presente nelle operazioni di sabbiatura: esso, infatti, distingue il grado di porosità della graniglia, dalla più bucherellata alla più compatta.

Esiste poi anche un peso specifico apparente delle particelle abrasive, che indica più dettagliatamente i difetti delle graniglie.

La pressione e la portata dell’aria compressa sono altri due importanti parametri da valutare. Il processo di sabbiatura pneumatica si avvale infatti di due diversi sistemi di propulsione: quello in pressione e quello in depressione.

Nei sistemi in depressione, l’aria compressa all’interno dell’ugello viene accelerata per sviluppare una depressione nella linea di alimentazione della graniglia. In quelli in pressione, invece, la graniglia viene spinta fuori dal serbatoio fino alla lancia.

La portata dell’aria compressa varia in base ai due sistemi di propulsione: in quelli in pressione, la portata della graniglia e l’intensità del getto sono maggiori, così come lo sono anche i costi del trattamento e le relative usure.

Anche la portata della graniglia, ovvero la quantità di materiale abrasivo che viene irrorata dalla lancia, all’interno dell’unità di tempo, è uno dei parametri più significativi del processo di sabbiatura.

Essa viene stimata in base alla pressione dell’aria compressa e al grado di miscelazione della graniglia, e va calcolata perfettamente per evitare di avere cali o eccessi nel getto di materiale sulle superfici da pulire.

Per quanto riguarda invece i tempi di esposizione delle superfici alla sabbiatura, va detto che essi dipendono dalla tecnologia alla base dei macchinari.

I sistemi a pressione, infatti, riescono a gestire grandi volumi in breve tempo e con grande precisione: il loro limite, però, sta nel fatto che, essendo strumenti molto complessi, devono essere utilizzati in ambienti dotati di impianti specializzati. Inoltre, richiedono una costante manutenzione e consumano molta energia. I sistemi a depressione, al contrario, sono più economici e più semplici da utilizzare, ma effettuano sabbiature in tempi più lunghi e supportano un range di lavorazioni molto più limitato.

Infine, gli ultimi due importanti parametri di cui tenere conto nel processo di sabbiatura: la distanza degli ugelli rispetto alla superficie da trattare e l’angolo di impatto della graniglia.

La distanza degli ugelli dalla superficie va calcolata in base ad alcuni fattori specifici, che vanno dal tipo di propulsione utilizzato, alla tipologia di ugello, allo scopo del trattamento: una distanza troppo piccola, infatti, può provocare danni, mentre una distanza eccessiva vanifica l’effetto abrasivo del getto.

Affinché poi il trattamento avvenga in modo uniforme ed efficace, bisogna mantenere una distanza costante fra gli ugelli e la superficie da trattare.

Anche l’angolo di impatto del getto abrasivo sulla superficie da ripulire è molto importante: nonostante, infatti, un’inclinazione di 90° permetta di sfruttare la massima energia, è meglio mantenersi all’interno di angoli dai 45° agli 85°, capaci di consentire il migliore flusso del getto e la minore usura degli ugelli. Anche in questo caso, per ottenere un trattamento finale uniforme, è bene mantenere costante l’inclinazione della lancia.

Per avere maggiori informazioni non esitate a contattare CB Sabbiatrici, ci trovate a Oggiono, in provincia di Lecco.

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